Nel 1936 scoppiò in Spagna una sanguinosa guerra civile che costò al paese cinquecentomila vittime tra i quali diecimila religiosi, oltre a terribili distruzioni materiali. La maggior parte della storiografia ha sempre considerato questa guerra come il primo scontro tra fascismo e antifascismo, preludio della seconda guerra mondiale, trascurando la peculiarità della storia della Spagna dove, fin dall’epoca delle invasioni napoleoniche, vi fu una profonda e talvolta violenta contrapposizione fra il tradizionalismo, rappresentato soprattutto dalla Chiesa, e le correnti di pensiero illuministiche che iniziarono a diffondersi a partire dal XVIII secolo.
La rivalutazione di documentazione comprovante la responsabilità della Massoneria spagnola in quei tragici eventi e spesso volutamente taciuta dalla storiografia ufficiale per opportunismo o altro, fa di questo saggio un libro che rompe con gli schemi acquisiti per offrire al lettore una più ampia comprensione dell’evento.
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