La cultura cristiana rifiuta ogni genere di pauperismo (che non sia la libera scelta francescana) e di lotta alla proprietà privata. Anzi, ritiene che la difesa della proprietà sia necessaria per assicurare la libertà degli individui e, soprattutto, delle famiglie. In questo breve, ma molto denso saggio, don Beniamino Di Martino, già membro del comitato etico della principale ASL campana e docente di Dottrina Sociale della Chiesa dell’ISSR di Castellammare, nonché, soprattutto, stimatissimo parroco e creatore del sito StoriaLibera.it, uno dei siti religiosi più seguiti, affronta le problematiche relative a una visione cristiana del diritto di proprietà.
Un tema tutt’altro che sorpassato, se in Italia esiste ancora chi, come Bertinotti nel 2006, sostiene anche in campagna elettorale, l’abolizione della proprietà privata e, a urne aperte, si vede premiato dal 10% dei voti e quindi addirittura dello scranno della terza carica dello Stato! Eppure la ragione ci dice che attaccare la proprietà come causa dell’infelicità sociale è come togliere a qualcuno il cappotto sostenendo che sia la causa del freddo altrui… L’autore cita i principali autori che hanno affrontato il problema del marxismo individuandone le origini rivoluzionarie, da Toqueville a Gaxotte, da von Hayek a Goldwater, dalla Rerum novarum alle opere dei dissidenti sovietici, sintetizzando il giudizio della Chiesa – e quindi della ragione – sulle utopie (purtroppo troppo spesso tentate) comuniste di ogni tempo e luogo.
Il libro si avvale di due saggi del pensatore di orientamento libertario Carlo Lottieri e del giornalista Guglielmo Piombini.
(da Radici Cristiane)
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