Luciano Garibaldi - O LA CROCE O LA SVASTICA - Edizioni Lindau, 2009, pagg.199 - euro 16,50


La vera storia dei rapporti tra la Chiesa e il Nazismo

1 febbraio 1933: Hitler va al potere e s’impegna a «proteggere fermamente il Cristianesimo». Ma, ben presto, l’assassinio del presidente dell’Azione Cattolica di Berlino segna l’inizio di una autentica persecuzione: chiusura delle scuole cattoliche, soppressione della stampa confessionale, arresto dei suoi direttori, ondata di processi-farsa contro il clero. La Chiesa reagisce con fermezza: dopo ben 70 note di protesta scritte da Eugenio Pacelli, Segretario di Stato e futuro Papa Pio XII, e la definitiva condanna pronunciata dai vescovi tedeschi nei confronti del «neopaganesimo del sangue e della razza», il Vaticano lancia contro il Nazismo l’enciclica «Mit brennender Sorge». Non è che l’inizio di una sfida senza equivoci che si concluderà con il sacrificio di quattromila sacerdoti e religiosi cattolici.

Con il suo nuovo libro «O la Croce o la Svastica», edito da Lindau (www.lindau.it), 200 pagine, 16,50 euro, Luciano Garibaldi, noto divulgatore storico, autore di oltre trenta libri dedicati alla storia del Novecento, alcuni dei quali tradotti in varie lingue, racconta la vera storia dei rapporti tra la Chiesa e il Nazismo chiudendo definitivamente la disputa sui presunti silenzi di Pio XII. A favore del quale l’Autore schiera prove inequivocabili come un rapporto segreto di Reinhard Heydrich – il promotore della «soluzione finale del problema ebraico» - nel quale Papa Pacelli viene definito «schierato a favore degli ebrei, nemico mortale della Germania e complice delle potenze occidentali», e come una sensazionale testimonianza del Generale Karl Wolff, il comandante delle SS in Italia, che ricevette da Hitler l’ordine di arrestare Pio XII e trasferirlo in Liechtenstein. Con l’avvincente racconto di come Wolff riuscì a vanificare quel progetto.

Non meno appassionante il capitolo che Luciano Garibaldi (già autore del libro di successo «Operazione Walkiria. Hitler deve morire») dedica ai due enigmi che ancora avvolgono la vicenda di Von Stauffenberg, l’ufficiale che il 20 luglio 1944 tentò di uccidere il Führer: se cioè sia vero che il colonnello, fervente cattolico, prima di collocare la bomba si confessò dal vescovo di Berlino, ne ottenne l’assoluzione e si comunicò; e se si possa affermare che il Vaticano venne preventivamente informato dell’attentato.

L’ampia panoramica su una pagina di storia che continua ad essere di stretta attualità è completata da tre capitoli dedicati, nell’ordine: alle donne tedesche che si batterono per la fede e la carità contro l’antisemitismo nazista; ai non pochi ebrei, anche famosi, scesi in campo in difesa di Pio XII, un Papa ingiustamente diffamato; ed anche, per una informazione completa ed obiettiva, ai sacerdoti e monsignori che si schierarono a fianco di Hitler.

Dieci capitoli, dunque, che si leggono come un romanzo, grazie anche al noto ed apprezzato stile narrativo di Luciano Garibaldi che, prima di diventare un divulgatore storico, è stato per molti anni un giornalista di lungo corso.


il libro può essere richiesto direttamente alle Edizioni Lindau


per tornare in copertina, clicca qui